Il Piano contro la povertà 2021-2027 è una strategia UE a lungo termine volta a ridurre la povertà e l'esclusione sociale all'interno degli Stati membri con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini più vulnerabili.
Si focalizza su diversi aspetti chiave per combattere la povertà, in particolare sulla disoccupazione, l'inclusione sociale e l'accesso ai servizi essenziali.
L'obiettivo centrale è ridurre il numero di persone a rischio di povertà o ad esclusione sociale con un'attenzione particolare ai bambini.
Punti salienti del piano
Sostegno al reddito minimo e ai servizi sociali
Il piano promuove sistemi di reddito minimo più equi ed adeguati a garantire che tutti abbiano accesso a un livello di vita dignitoso.
Child Guarantee
Il programma si concentra sulla protezione dei bambini dalla povertà e sull'assicurare che abbiano accesso a servizi essenziali come l'educazione, la nutrizione e l'assistenza sanitaria.
Parità di genere e lotta alla discriminazione
Il piano riconosce che le donne e altri gruppi vulnerabili sono spesso colpiti in modo sproporzionato dalla povertà e dall'esclusione sociale.
Inclusione lavorativa
Un’azione per aumentare l'occupazione, promuovendo politiche attive del lavoro e programmi di formazione professionale, in particolare per le persone a rischio di esclusione (come disoccupati di lunga durata, giovani e persone con disabilità).
Interventi infrastrutturali per l’inclusione socio-economica
Una strategia per potenziare le infrastrutture sociali, al fine di agevolare l’inclusione sociale di tutti i destinatari del programma.
Implementazione e monitoraggio
Gli Stati membri sono chiamati a sviluppare ed implementare piani nazionali basati su questi obiettivi. La Commissione Europea monitora i progressi attraverso il semestre europeo, un meccanismo che valuta le politiche economiche e sociali dei Paesi membri, fornendo raccomandazioni specifiche per migliorare la loro performance in ambito sociale.
In Italia
La dotazione finanziaria del programma in Italia ammonta a oltre 4 miliardi di euro, tra cofinanziamento nazionale e finanziamento europeo, nello specifico Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). I fondi sono stati ripartiti tra: sostegno
all'inclusione sociale e lotta alla povertà; Child Guarantee; contrasto alla deprivazione materiale: interventi infrastrutturali per l'inclusione socio-economica; assistenza tecnica FSE+ e assistenza tecnica FESR.
Per maggiori informazioni: https://pninclusione21-27.lavoro.gov.it/
Ufficio Stampa ACP - 22 agosto 2024