Quello che può sembrare un gentile gesto di cortesia si rivela un arguto espediente per aggirare i meccanismi di notifica di atti giudiziari.
Un nostro associato che ha una bolletta in contestazione ci segnala di aver ricevuto un’email ordinaria da Enel Energia, con le seguenti informazioni:
Per evitare la sospensione della fornitura è a sua disposizione gratuitamente una casella di posta elettronica certificata InfoCert dove potrà consultare comodamente da casa le fatture non pagate, le scadenze di pagamento e le azioni che effettueremo a tutela del ns credito. Clicchi QUI per accedere. Per usufruire della casella pec gratuita a lei dedicata le chiederemo solamente il consenso e il suo codice fiscale o partita iva.
Dal tenore del testo sembra che venga fornita la possibilità di attivare una PEC personale per ricevere comunicazioni da parte di Enel Energia ma dal messaggio non risulta così chiaro quale sia il funzionamento dell’offerta, a prima vista si potrebbe anche pensare a una casella PEC dotata di normali funzionalità.
In realtà, come si apprende continuando nella procedura guidata, il “regalo” consiste nella attivazione di un servizio PEC monouso che funzionerà esclusivamente per ricevere la notifica di un atto giudiziario e le relative informazioni da parte di Enel Energia (“Ciascuna casella PEC potrà ricevere un solo messaggio”).
Quanto viene riportato nelle condizioni generali di contratto di Infocert, pertanto, consente alla compagnia di perfezionare la notifica, con tutte le conseguenze del caso (ad esempio decorrenza di termini, messa in mora, richiesta interessi) senza consentire al consumatore di avere chiara e piena conoscenza della propria situazione debitoria e del valore delle proprie azioni, oltre che dei propri diritti.
Ufficio Stampa ACP - 30 marzo 2024