Secondo l’ultimo studio pubblicato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), la resistenza agli antimicrobici, in particolare dei batteri Salmonella e Campylobacter coli, continua ad essere frequente sia negli uomini che negli animali.
La resistenza nel caso di Salmonella si è riscontrata soprattutto negli animali destinati alla produzione di alimenti. Negli ultimi anni, diversi Paesi europei hanno segnalato in varie specie animali la presenza di batteri produttori di enzimi carbapenemasi, una classe di antibiotici ad ampio spettro utilizzati per trattare una vasta gamma di infezioni batteriche gravi. E tra il 2013 e il 2022, nei pazienti umani e nella metà dei Paesi dichiaranti, in casi di Salmonella Enteritidis e Campylobacter jejuni, solitamente associata al pollame, si è avuto un aumento della resistenza ai fluorochinoloni che sono tra gli antimicrobici più utilizzati per il trattamento di malattie gravi derivanti proprio da questi batteri.
Che cosa è l’antibiotico resistenza
L'antibiotico-resistenza è la capacità di batteri, funghi e microrganismi di resistere agli effetti dei trattamenti antibiotici. Quando i batteri diventano resistenti agli antibiotici, questi farmaci diventano inefficaci nel trattare le infezioni causate da tali batteri. La resistenza agli antibiotici può svilupparsi attraverso diversi meccanismi, tra cui mutazioni genetiche casuali, trasferimento di geni di resistenza da batteri già resistenti ed un uso inappropriato o eccessivo degli antibiotici.
Un pericolo per la salute pubblica
La crescita dell'antibiotico-resistenza è una preoccupazione per la salute pubblica in tutto il mondo poiché rende più difficile trattare le infezioni batteriche e deve essere affrontata con misure specifiche quali ad esempio la gestione responsabile ed un uso oculato degli antibiotici, la ricerca di nuovi antibiotici e misure di controllo delle infezioni, politiche e procedure a livello nazionale sono fondamentali per affrontare questo problema.
Consumatori e sicurezza alimentare
In ambito di sicurezza alimentare i responsabili delle politiche devono tutelare i consumatori dai rischi connessi alla filiera alimentare e attuare le migliori misure di controllo per ridurre tali rischi, ad esempio introducendo normative per limitare l'uso degli antibiotici negli animali da allevamento o implementando programmi di monitoraggio per rilevare residui di antibiotici nei prodotti alimentari.
Maggiori informazioni: https://www.efsa.europa.eu/it/news/continued-efforts-needed-fight-antimicrobial-resistance-amr-humans-and-animals