Etichettatura ecologica

La domanda di prodotti più durevoli e facilmente riparabili è in forte aumento ma i consumatori devono poterli identificare agevolmente visto che devono pagare un sovrapprezzo.

È quanto emerge dallo studio “Consumer perceptions of product lifetimes and labelling: Implications for introducing a durability label” (Percezione dei consumatori sulla durata dei prodotti e sull’etichettatura: Implicazioni per l’introduzione di un’etichetta sulla durabilità) pubblicato sulla rivista accademica Circular Economy. Nella ricerca i due studiosi hanno analizzato la letteratura esistente sull’uso dell’etichettatura osservando in particolare le percezioni dei consumatori. 

Etichette ecologiche e tutela dei consumatori

I risultati dello studio hanno mostrato che l'etichettatura di durabilità, cioè la capacità di un prodotto di resistere all'uso prolungato o all'usura nel tempo, può essere uno strumento efficace per informare i consumatori ma il numero crescente e la diversità di sistemi di certificazione possono generare confusione. Pertanto, un'etichetta di durabilità deve essere apposta in modo chiaro, cioè deve essere facilmente percepita ed infondere senso di fiducia nei consumatori. L'informazione deve incoraggiare comportamenti virtuosi e uno stile di vita sostenibile. Le informazioni sulla durabilità del prodotto possono influire sulla disponibilità dei consumatori a pagare di più per prodotti più resistenti, in quanto la durabilità rientra tra i primi tre fattori che vengono valutati positivamente nella decisone di acquisto. 

Consumatori consapevoli

Secondo i ricercatori il modo più appropriato per indicare il ciclo di vita di un prodotto non è quello di mostrare il numero di anni perché può confondere i consumatori in relazione alla sua garanzia legale e commerciale, e anche perché non si considera l'intensità d'uso e il comportamento dell'utente in relazione al prodotto. Un approccio più utile sarebbe quello di far riferimento al numero di ore di funzionamento o al numero di cicli dei prodotti. Attualmente, tuttavia, non esiste uno standard universale per la valutazione accurata della durata del prodotto.

Per un’etichettatura efficace è importante però fornire informazioni trasparenti sulle caratteristiche ambientali di un prodotto in modo che i consumatori possano prendere decisioni d'acquisto più consapevoli. 

Che cosa è l’etichettatura ecologica

L'etichettatura ecologica e la durabilità dei prodotti sono degli strumenti che mirano a favorire un consumo più sostenibile, consentendo così ai consumatori di fare scelte informate e promuovendo la produzione di beni con minor impatto ambientale e maggiore durabilità. In genere, i criteri utilizzati per l'etichettatura ecologica prendono in considerazione l'intero ciclo di vita del prodotto, includendo aspetti come l'uso di risorse naturali, l'efficienza energetica, l'emissione di sostanze nocive, la riciclabilità e l'impatto sulla biodiversità.

L'etichettatura di durabilità è molto utile per la transizione verso l'economia circolare ed è necessario incoraggiare un uso più efficace e duraturo dei prodotti che contribuisca al risparmio di risorse ambientali ed a ridurre l’impatto derivante dalla produzione, dall'uso e dallo smaltimento finale dei prodotti. 

Il panorama Europeo

La Francia, si legge nell’articolo, ha già introdotto un indice di riparabilità del prodotto obbligatorio nel 2021 e prevede di immettere un indice di durabilità del prodotto obbligatorio entro il 2024.

Lo scopo è permettere ai consumatori di confrontare i prodotti ed incentivare gli imprenditori a realizzare beni durevoli e riparabili. Questa iniziativa potrebbe accelerare lo sviluppo di un sistema di etichettatura uniforme dell'Unione europea (UE) per evitare problemi alle imprese che operano all'interno del mercato unico dell'UE. Tuttavia resta da stabilire come esporre al meglio un'etichetta di durabilità per informare e tutelare il consumatore.

Per maggiori informazioni https://circulareconomyjournal.org/articles/consumer-perceptions-of-product-lifetimes-and-labelling-implications-for-introducing-a-durability-label/

Ufficio Stampa ACP - 26 giugno 2023