Sul telemarketing selvaggio arriva un pacchetto di provvedimenti correttivi e sanzionatori da parte del Garante privacy. Multata per 7.631.175 euro la TIM S.p.A nel settore telefonico e per 237.800 euro Green Network S.p.A. e 676.956 euro Sorgenia S.p.A per il settore energetico.
Sanzioni a società telefoniche ed energetiche
Nello specifico alla TIM, già oggetto di precedenti accertamenti e sanzioni, è stata contestata una non corretta sorveglianza sui call center abusivi, non appartenenti alla sua rete ufficiale che avrebbe dovuto invece monitorare, ma anche la pubblicazione erronea di dati personali nei pubblici elenchi telefonici senza il consenso da parte degli utenti. Nonostante alcuni miglioramenti compiuti da parte di TIM, si legge sulla nota dell’Autorità, resta l’esigenza di fare di più per mettere fine ad una vera e propria piaga sociale che danneggia sia gli operatori corretti che la privacy e la tranquillità dei cittadini.
In merito alle due compagnie energetiche, Green Network e Sorgenia, le misure sanzionatorie sono state applicate perché entrambe non hanno garantito la tracciabilità delle operazioni svolte sulla piattaforma di caricamento delle proposte contrattuali e per non aver dimostrato la piena contezza di tutti i trattamenti svolti nell’ambito della filiera del telemarketing.
Il nuovo pacchetto di provvedimenti, come spiega l’Autorità, serve a scoprire il sottobosco di call center illegali che operano violando le leggi sulla privacy, le norme fiscali e giuslavoristiche, oltre che quelle sulla protezione dei dati.
Che cos’è il telemarketing selvaggio?
Il telemarketing è una forma di marketing che punta sulla vendita di prodotti o servizi attraverso chiamate telefoniche. In generale, viene condotto in modo legittimo e rispettoso delle norme e delle leggi vigenti, adottando strategie di comunicazione etiche e trasparenti. Tuttavia, il telemarketing può essere oggetto di abusi da parte di alcuni operatori senza scrupoli che cercano di trarre vantaggio dai consumatori in modo sleale, senza il loro consenso. Queste pratiche possono includere chiamate indesiderate, aggressive ed illegali, manipolazioni o frodi al fine di convincere le persone a fare acquisti, sottoscrivere contratti oppure fornire dati personali sensibili. Una volta che i call center illegali hanno ottenuto le informazioni, queste ultime vengono caricate sulle piattaforme di altri operatori telefonici ed energetici. Questi tipi di call center possono anche entrare nei data base delle società e prendere dati, le compagnie telefoniche ed energetiche, dunque, devono vigilare e attuare controlli per prevenire gli abusi.
Come difendersi dal telemarketing selvaggio
È possibile iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni che consente ai cittadini di opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate. L’iscrizione annulla i consensi precedentemente rilasciati, tranne quelli che saranno autorizzati dopo l’iscrizione e quelli con i soggetti con cui si ha un contratto (per esempio i gestori delle utenze).
Tuttavia, se anche dopo l’iscrizione al registro delle opposizioni si continuano a ricevere chiamate sospette o indesiderate che potrebbero rientrare nella categoria del telemarketing selvaggio, è importante riferirle alle autorità competenti, in modo che possano prendere provvedimenti adeguati contro tali pratiche illegali, oppure è possibile presentare un reclamo o una segnalazione al Garante della Privacy.
Per maggiori informazioni vai al sito Garante Privacy: https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9895080
Ufficio Stampa ACP - 24 giugno 2023