Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato Vodafone Italia S.p.A a seguito di reclamo presentato da una signora ultraottantenne che si era vista trasferire l’utenza dopo una telefonata con un call center della compagnia. 

L’Autorità ha rilevato una prassi diffusa e ben conosciuta da Associazione Consumatori  Piemonte: sono  molto numerose le segnalazioni di utenti che lamentano di aver ricevuto telefonate incomprensibili da parte di call center commerciali, per poi scoprire di aver aderito a proposte contrattuali contro la propria volontà. 

Si tratta di pratiche commerciali particolarmente fastidiose e scorrette che spesso hanno come bersaglio la fascia degli utenti più anziani.

Analizzando la registrazione della telefonata con il call center, l’Autorità rilevava che all’utente non era stata fornita correttamente l’informativa sul trattamento dei dati. L’informativa, oltre a non essere adeguata, veniva letta al telefono a una velocità incomprensibile. Allo stesso modo la proposta contrattuale veniva letta a una velocità di 200 parole al minuto per 6 minuti.

Il Garante, pertanto, sanzionava Vodafone sia per violazione delle norme sulla acquisizione del consenso sia per violazione dei principi di correttezza e trasparenza nella conclusione di contratti telefonici.

Associazione Consumatori Piemonte auspica che la sanzione spinga Vodafone a controllare più efficacemente l’operato dei call center utilizzati per le campagne marketing, verificando la correttezza delle informazioni fornite e del consenso raccolto dagli utenti.

Per maggiori informazioni vai al sito del Garante protezione dati personali

Per informazioni o assistenza in caso di pratiche commerciali scorrette è possibile rivolgersi agli Sportelli del Consumatore ACP:

Torino: 011/436.65.66 - 436.74.13

Alessandria: 0131/341.120

Biella: 015/84.61.457

Vercelli: 0161/211.943

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Ufficio Stampa ACP - 01 dicembre 2022

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