“Dal 1° febbraio 2021 per la presentazione di nuove istanze sarà possibile accedere alla piattaforma Conciliaweb esclusivamente mediante SPID o Carta d'identità elettronica (CIE). Per i procedimenti in corso, gli utenti potranno continuare a utilizzare come credenziali di accesso CODICE FISCALE e PASSWORD fino alla conclusione delle procedure e, comunque, non oltre il 30 settembre 2021”.
Questa la scarna comunicazione nella videata di accesso al portale “Conciliaweb” dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in sostanza tra pochi giorni i consumatori privi di carta di identità elettronica o dello SPID non potranno più accedere al servizio gratuito di conciliazione per le problematiche nel settore TLC.
La decisione dell’AGCOM - conseguenza della delibera n° 670/20/CONS del 15 dicembre 2020 - è di enorme impatto in termini di disagio e svantaggi per i tanti consumatori privi dei nuovi requisiti richiesti: di fatto verrà meno il diritto di accedere in modo immediato ad un servizio non solo gratuito ma in molti casi essenziale per la tutela dei diritti degli utenti nel settore delle telecomunicazioni.
Si pensi soprattutto a tutti i casi di stacchi linea, disservizio dati, mancate attivazioni o interruzioni di segnale che accadono quotidianamente e che, fino ad oggi, venivano affrontati con celerità tramite procedure di urgenza grazie al portale “Conciliaweb” eseguendo richiesta di riallaccio (procedura denominata GU5). La portata di questa decisione a danno di moltissimi cittadini è rilevante, a maggiore ragione in questo periodo così delicato e difficile di emergenza sanitaria che non agevola la mobilità dei cittadini. Alla data attuale sono soltanto 16 milioni le persone che hanno potuto attivare lo SPID (numero di poco superiore a quello dei cittadini già in possesso della carta di identità elettronica). A questo si aggiungono i lunghissimi tempi di attesa per poter accedere alla sostituzione del documento identità cartaceo presso gli uffici dell’anagrafe.
Sul sito dell'AGCOM il testo della delibera 670: Vai al sito dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Ufficio Stampa ACP - 21/01/2021.