Il diritto di recesso, noto anche come ripensamento, è disciplinato dall’articolo 52 e seguenti del Codice del Consumo, che prevede una tutela particolare per i consumatori (persone fisiche) che acquistano prodotti o servizi al di fuori dai locali commerciali, ad esempio vendite porta a porta oppure acquisti effettuati telefonicamente e via internet.
All’acquirente è data la possibilità di “annullare” il contratto senza necessità di dover motivare la scelta, con l’onere di restituire il bene eventualmente ricevuto.
Il recesso, quindi, può essere esercitato solo per i contratti conclusi a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali, mentre non trova applicazione nel caso di acquisti effettuati in negozi fisici.
Il diritto di recesso deve essere esercitato nel termine di 14 giorni, che decorrono:
- dal giorno della conclusione del contratto nel caso dei contratti di servizi;
- dal giorno in cui il consumatore acquisisce il possesso fisico dei beni nel caso di contratti di vendita;
- dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo bene, nel caso di beni multipli ordinati dal consumatore mediante unico ordine e consegnati separatamente;
- dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dell’ultimo lotto o pezzo nel caso di consegna di un bene costituito da lotti o pezzi multipli;
- dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico del primo bene nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un determinato periodo di tempo;
- dal giorno della conclusione del contratto nel caso di contratti per la fornitura di acqua, gas o elettricità, quando non sono messi in vendita in un volume limitato o in quantità determinata, di teleriscaldamento o di contenuto digitale non fornito su un supporto materiale.
L’onere della prova relativa all’esercizio del diritto di recesso incombe sul consumatore, pertanto, è consigliabile utilizzare una raccomandata con avviso di ricevimento o una PEC per comunicare la volontà di esercitare il recesso.
Sono previste alcune eccezioni all’esercizio del diritto di ripensamento, in particolare:
1) I contratti di servizi dopo la completa prestazione del servizio se l’esecuzione è iniziata con l’accordo espresso del consumatore e con l’accettazione della perdita del diritto di recesso a seguito della piena esecuzione del contratto da parte del professionista;
2) La fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni nel mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare e che possono verificarsi durante il periodo di recesso;
3) La fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati;
4) La fornitura di beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
5) La fornitura di beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna;
6) La fornitura di beni che, dopo la consegna, risultano, per loro natura, inscindibilmente mescolati con altri beni;
7) La fornitura di bevande alcoliche, il cui prezzo sia stato concordato al momento della conclusione del contratto di vendita, la cui consegna possa avvenire solo dopo trenta giorni e il cui valore effettivo dipenda da fluttuazioni sul mercato che non possono essere controllate dal professionista;
8) I contratti in cui il consumatore ha specificamente richiesto una visita da parte del professionista ai fini dell’effettuazione di lavori urgenti di riparazione o manutenzione. Se, in occasione di tale visita, il professionista fornisce servizi oltre a quelli specificamente richiesti dal consumatore o beni diversi dai pezzi di ricambio necessari per effettuare la manutenzione o le riparazioni, il diritto di recesso si applica a tali servizi o beni supplementari;
9) La fornitura di registrazioni audio o video sigillate o di software informatici sigillati che sono stati aperti dopo la consegna;
10) La fornitura di giornali, periodici e riviste ad eccezione dei contratti di abbonamento per la fornitura di tali pubblicazioni;
11) I contratti conclusi in occasione di un’asta pubblica;
12) La fornitura di alloggi per fini non residenziali, il trasporto di beni, i servizi di noleggio di autovetture, i servizi di catering o i servizi riguardanti le attività del tempo libero qualora il contratto preveda una data o un periodo di esecuzione specifici;
13) La fornitura di contenuto digitale mediante un supporto non materiale se l’esecuzione è iniziata con l’accordo espresso del consumatore e con la sua accettazione del fatto che in tal caso avrebbe perso il diritto di recesso.
Per informazioni o assistenza in caso di pratiche commerciali scorrette è possibile rivolgersi agli Sportelli del Consumatore ACP:
Torino: 011/436.65.66 - 436.74.13
Alessandria: 0131/341.120
Biella: 015/84.61.457
Vercelli: 0161/211.943
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